(25) Il piffero magico
Era una sera tiepida d'estate,
seduto accanto a te, io, dolcemente
t'accarezzavo, non dicevo niente;
le parole sembravano stonate.
S'eran le stelle accese, illuminate,
Tu eri fresca come una sorgente
hai risvegliato il piffero pendente;
crì crì dei grilli eran serenate.
Tu hai capito il desiderio mio,
un desiderio ch'era ricambiato
che al pari tuo l'ho capito anch'io.
S'è Amor sincero il frenar non vale,
così il piffero mio che ha intonato
la melodia più dolce e celestiale.
8-maggio-2011
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