Nella cabina la luce soffusa
della bajour, sul letto, massaggiato
dal moto della nave, dondolato,
ad occhi aperti sogno la mia musa.
Somiglia quel lettino a un vibratore,
la carezza le vertebre mi sfiora,
è notte, è giorno...non mi chiedo l'ora
ma ascolto il respiro del motore.
Quel dondolio accesa mi ha la voglia,
i letti separati sono un muro;
devo azzardare a superar la soglia!
Provo? Mi butto? Vado sul sicuro,
è un dondolar che ogni cuore invoglia,
che scioglierebbe pur quello più duro...
27-giugno-2011
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